Lo spettacolo
I maschi sono più vivaci delle femmine, le bambine piangono più facilmente, ai maschi piace smontare e rimontare i giocattoli, le femmine sono più affettuose, i maschi più aggressivi, la danza è femminile, il calcio è maschile, le femmine sono più sensibili, i maschi più intraprendenti… e potremmo continuare all’infinito.
Queste sono soltanto alcune delle definizioni su ciò che genericamente ci si aspetta che i maschi e le femmine dovrebbero fare, dire e pensare. L’uso comune degli stereotipi di genere conduce però ad una percezione rigida e distorta di ciò che intendiamo per “femminile” e “maschile”.
I condizionamenti in base al ruolo assegnato all’uno o all’altro sesso cominciano del resto molto presto. Già prima della nascita si inizia con il corredino (rosa o celeste), si prosegue con giochi e giocattoli (da maschi e da femmine), per arrivare poi alle scelte importanti nel campo degli studi e del lavoro.
Educare fin da piccoli alla lotta contro tali stereotipi, ormai entrati nel senso comune, è fondamentale per evitare che la differenza di genere si trasformi, negli anni, in disparità sociale.
La questione ci sembra abbastanza seria, ma i personaggi dello spettacolo, quattro principesse che non vogliono piegarsi ai ruoli che per millenni sono stati attribuiti loro, proveranno ad affrontarla con ironia, leggerezza e poesia, tra capovolte, narrazioni e acrobazie aeree, allo scopo di cambiare lo stereotipo in cui sono confinate da tempo e capovolgere il proprio destino.
Lo spettacolo è inserito nel Progetto Arte e Libertà, sostenuto dal MIC - Ministero della Cultura. Dal 2021, il Progetto ha lo scopo di fornire strumenti di comunicazione, sensibilizzazione e percorsi di formazione su tematiche sociali, utilizzando i linguaggi creativi del circo, del teatro, del video e della scrittura. Si presenta come un'opportunità per sviluppare buone pratiche di sensibilizzazione sui temi della pace, del genere, dei diritti, dell'intercultura, del contrasto alla guerra, alla discriminazione, allo sfruttamento del lavoro minorile e alla dispersione scolastica.
Il Progetto ha avuto un'ampia ricaduta, proseguendo nella triennalità con una co-progettazione condivisa con i comuni della provincia di Pisa e con Enti istituzionali afferenti all'area artistica e sociale.
Uno degli obiettivi del Progetto è quello di formare e inserire lavorativamente giovani artisti e insegnanti: lo Spettacolo Principesse Capovolte vede infatti il coinvolgimento di giovani artiste emergenti, attualmente impiegate all'interno dell'Associazione.
Lo spettacolo ha visto inoltre la collaborazione con la Società della Salute dell'area pisana, per favorire l'inserimento socio-assistenziale di persone in situazioni di disagio sociale.