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La nostra storia..

​Antitesi nasce nel 1994, fondata da Martina Favilla e Daria Palotti e da un gruppo di ragazzi mossi dalla voglia di creare degli spazi di aggregazione creativi nel territorio di Vicopisano, cittadina in cui vivevano.

Le prime attività furono di tipo politicamente attivo e si intrecciarono momenti di spettacolo e di festa con momenti di dibattito e approfondimento su tematiche sociali. Durante l'alluvione in Piemonte del 1994, i ragazzi si prestarono come volontari, organizzando mostre di fotografie e documenti dal titolo “Non dimentichiamo” con foto e reportage raccolti dai membri dell’Associazione durante l’emergenza e dopo sei mesi nella città di Alessandria e sulle problematiche del bacino dell’Arno, sentendo doverosa un’attenta riflessione sulla situazione idrogeologica del territorio con particolare riferimento alla gestione della tutela dell’ambiente.

Nel 1996 organizza un festival della durata di quattro giorni dal titolo “Festa interetnica” con cene, concerti e conferenze sui paesi in via di sviluppo.

Più tardi le attività si canalizzano sul teatro, pur senza mai perdere il legame con il sociale. Parallelamente alle attività della compagnia, che si costituisce nel 1999 e che mette in scena vari spettacoli, realizza diversi progetti educativi, teatrali e successivamente teatral-circensi.

Dal 2000 al 2008 insieme al Circolo Caprona ‘94, Gruppo Gulliver e Comune di Vicopisano, attua il progetto l’Albero dell’amicizia (finanziato dalla Società della Salute) poi progetto Calimera (dal 2006). Il progetto si propone di impegnare bambini da 6 a 13 anni, normodotati e segnalati dai servizi sociali, in attività formative e ricreative extrascolastiche (laboratori di teatro, danza, musica, pittura...).

Nel 2001 promuove e organizza il progetto La fabbrica del teatro (corso di formazione per attori e operatori teatrali) promosso dal CERFE e finanziato dal FSE. Il progetto è stato appositamente pensato al fine di creare soggetti professionalmente attivi in un gruppo artistico e culturale.

Nel 2004 promuove e organizza il progetto L’arte del teatro: l’importanza dell’arte teatro-circense nel lavoro con bambini e ragazzi corso di formazione per operatori di circo, finanziato dal CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana).

Nel 2007 promuove e organizza il Circolo di studio di musica e musicoterapia in col- laborazione con il Comune di Vicopisano e l’Agenzia formativa ACLI-ENAIP.

Nel 2008 vince il bando Percorsi di Innovazione del CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana) con il progetto TRICK che prevedeva la realizzazione di un centro stabile per la promozione dell’attività teatral-circense a fini educativi e sociali e l’attivazione di 100 laboratori circensi scolastici ed extrasolastici, destinati a bambini e ragazzi della provincia di Pisa.
Il progetto coinvolge oltre 3000 bambini/e e ragazzi/e tra il 2008 e il 2009 ed ha permesso la costituzione del primo Centro Educativo Circense stabile della Toscana: nasce così la Scuola di Arti Circensi Antitesi.

Nel 2009/2010 promuove e organizza il progetto CIRCO SOCIALE corso di formazione per operatori volontari di circo sociale, finanziato dal CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscana).

L’opera realizzata con i bambini delle elementari nell’ambito del progetto Sceam, poi S.O.F.I.

Dal 2008, oltre alle attività della Scuola di Arti Circensi e agli spettacoli si è affiancata un’intensa relazione con le scuole degli Istituti comprensivi soprattutto grazie alla partecipazione, dal 2008 al 2013, al progetto Scream (poi S.O.F.I.), della provincia di Pisa, Difendere i diritti dei bambini per contrastare il lavoro minorile, attraverso l’educazione l’arte e i media, che ha impegnato gli operatori Antitesi in circa 250 classi, coinvolgendo più di 5000 bambini e i relativi insegnanti.

Nell’ambito di questo progetto sono state realizzate, con i bambini delle elementari “Battisti” (San Giuliano) e “Don Milani” (Palaia) coordinati dalla pittrice Daria Palotti, due riproduzioni a grandezza naturale (una su tela e una in cartapesta) della Guernica di Pablo Picasso. Il lavoro viene donato in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento a Ginevra al Museo Storico dell’Onu. Altre opere delle “giovani senti- nelle pisane” dei diritti dell’infanzia furono esposte nell’ottobre 2013 a Brasilia, per la a 3a Conferenza planetaria contro il lavoro minorile.

Attività di circo sociale si sono da sempre affiancate ai progetti educativi dell’associazione e Antitesi si avvale di professionisti esterni per la messa a punto di programmi specifici per bambini o ragazzi in difficoltà. Il circo sociale, ibrido tra educazione artistica e pedagogia circense, utilizza le arti circensi come mezzo per la diffusione della giustizia e il benessere sociale. Si utilizzano approcci alternativi, dinamici, basati sull’arte-educazione per lavorare con i giovani socialmente emarginati o a rischio, mirando a potenziare le opportunità di insegnare competenze preziose. L’espressione artistica, universalmente accessibile, permette il riconoscimento delle emozioni e la loro articolazione, crea la base per una migliore comprensione di nuove esperienze, spesso non raggiungibile attraverso un semplice passaggio di concetti verbali che non sono legati alle emozioni della persona.

Antitesi è un punto di riferimento a livello nazionale per quanto riguarda il circo ludico-educativo e la pedagogia del Circo.

La Compagnia di Teatro-Circo

Fin dalla nascita l’Associazione ha avuto per lo spettacolo una naturale propensione. I primi passi vengono mossi nell’ambito del teatro di figura. Il primissimo spettacolo ufficiale è Il sogno della farfalla, del 1998, con burattini e ombre, liberamente tratto da una storia scritta da Martina Favilla, poi riadattato per la scena da Martina Favilla e Marco Grigoletto e realizzato da Martina Favilla, Marco Grigoletto e Luca Cecchi. In occasione della manifestazione “Estate in Vicopisano 2000”, gestisce una rassegna teatrale dove Antitesi propone Pasticca: storia di un clown scritto e diretto da Martina Favilla e un riadattamento di Sogno di una notte di mezza estate realizzato con burattini per la regia di Luca Di Napoli, inoltre vengono presentati anche lavori di compagnie della zona pisana (Il Tamagotchi, L’uomo dal fiore in bocca, Una romana a Vico) dove gli artisti, con scelte stilistiche diverse, ognuna nella ricerca di una propria forma espressiva, affrontano temi del vivere contemporaneo e quotidiano.
Già dal 2000 oltre al teatro e al teatro di figura, Antitesi inizia ad inserire elementi di circo. Trampoli e acrobazie aeree si ritrovano in varie produzioni dei primi anni quali L’Arcabao (teatro su trampoli e pupazzi giganti), Lo temibile saraceno Moreno (teatro medievale su trampoli), Il magico libro delle fiabe (teatro di figura con burattini, trampoli, sfera di equilibrio, giocoleria e micromagia), L’ombra di Amleto (spettacolo di teatro d’attore, ombre e trampoli), Alfonso e Giaggiolo (teatro, giocoleria, acrobatica aerea su tessuto), Il Circo in Scatola (teatro, teatro di figura, giocoleria, acrobatica aerea), Note di seta (acrobatica aerea).

Una spinta alla creazione di spettacoli è senz’altro data dall’organizzazione della Festa Medievale di Vicopisano che si svolge ogni anno in settembre nella cittadina pisana e dicui Antitesi, nella persona di Martina Favilla, cura la direzione artistica fin dal 2003. Attraverso questa esperienza Antitesi Teatro Circo si è specializzata negli anni nella progettazione e realizzazione di eventi e festival, con spettacoli di teatro e circo contemporaneo sempre per la regia di Martina.

Dal 2006 cura anche l’organizzazione e la direzione artistica del festival Circofollia: il circo dei bambini per i bambini, primo festival toscano di teatro-circo per bambini e ragazzi. Dal 2013 al 2015 ha organizzato a Pontedera il Festival di circo e intercultura Circolando tra le culture del mondo.

La Compagnia Antitesi si è dotata negli anni di artisti qualificati in grado di fornire performance e spettacoli di grande impatto scenico e di alto livello qualitativo.

Quanti ricordi...

Alcuni amici raccontano

la loro esperienza "Antitesi"

“Quando Martina mi propose l’idea di un’associazione fui veramente entusiasta. A quei tempi ero ancora arrabbiato per la guerra nel Golfo, avevo voglia di impegnarmi in qualcosa... Le prime idee furono il manifesto “ORA BASTA” contro il conformismo e l’apatia da piccolo paese, il progetto di creare un cineclub e occupare il teatro a fianco del comune”

LUCA CECCHI

"...Anche i luoghi in cui si sono svolte le attività di Antitesi credo che rappresentino un tema importante. Io sono partito dalla scuola-posta di Caprona, con un frigo e un computer improbabile, passando poi per la palestra della scuola di Vicopisano (attrezzata con trapezi e insegnante argentino, ma forse quello era dopo), la soffitta di Martina (con vari materiali), il capannone della zona industriale che sta diventando commerciale triste (La Bianca, dove quando pioveva c’era un rumore assordante, abbiamo installato un trave enorme, fioriere, insegne, lanciato serate di spettacolo...), la palestra ex-cinema de La Rotta, la nuova zona edificata de La Fontina, che fatica in tempi di crisi ad essere colonizzata da uffici, negozi e attività e dove abbiamo festeggiato per il mio matrimonio. In mezzo un po’ di luoghi che personalmente non ho frequentato e tanti spazi pubblici trasformati per tempi limitati: il corso o i giardini a Pontedera, la chiesa ottagonale a Pisa che dovevamo trasformare in tempio di Salomone/moschea per una sera, Vicopisano per la festa medievale...

L’Associazione è sempre stato uno spazio di incontro, espressione, confronto e creatività. Per questo ha bisogno di luoghi concreti, che cerca di modificare per renderli adatti a quello che vuole essere (portandoci persone, materiali, disegni, ripensandoli e riorganizzandoli...)”.

SERGIO NACINOVICH

“La prima cosa che mi viene in mente quando penso alla mia esperienza di circo sociale come psicologa è lo sguardo di J. durante lo spettacolo di fine anno, la sua serietà prima di “andare in scena”, la grande concentrazione durante la sua esibizione, la sincronia con gli altri bambini del suo gruppo, la precisione e la destrezza dei suoi movimenti, nonostante fosse sui trampoli...

Cosa c’è di strano in questo bambino serio, attento e concentrato durante il suo primo spettacolo?
Niente, se non fosse che stiamo parlando di un bambino con una diagnosi di disturbo da deficit di attenzione e iperattività... 

È quindi una grandissima soddisfazione vederlo serio e concentrato durante lo spettacolo, e ancora di più vedere lui stesso soddisfatto del suo lavoro, del suo impegno, dei suoi sforzi.
È proprio questa, a mio parere, la grande ricchezza che un bambino “problematico” può trarre dall’esperienza del circo sociale: la possibilità di potersi sentire competente, e non solo mancante di qualcosa (come, purtroppo, frequentemente si sentono i bambini con difficoltà cognitive e motorie). Poter scoprire e realizzare le proprie potenzialità scegliendo tra le tante attività che offre il circo, cimentandosi in quella che ci riesce meglio e che ci fa anche sentire bene, potersi comunque allenare anche su cose che non ci vengono particolarmente bene senza l’ansia da prestazione tipica del contesto scolastico, ma in un contesto ludico e coinvolgente che riconosce e valorizza prima di tutto l’impegno e non il risultato; potersi infine sentire parte di un gruppo, che trova la sua forza nell’insieme delle “unicità” di ogni bambino”.

CHIARA TOMA

“Certe cose importanti della mia vita sono nate con Antitesi: le prime esperienze di partecipazione, il gusto per “l’andare contro”, l’approccio al mondo dell’infanzia, che poi è diventato una professione, l’amore per il teatro, lo strano mondo del circo. E gli amici che sono rimasti, o diventati, quelli di sempre.

A volte certe cose ci sono così sempre che rischi di darle per scontate e a ripensarci adesso mi accorgo davvero quanto Antitesi, per me che c’ero fin dall’inizio, ci sia davvero sempre stata, anche se in forme diverse...

Il filo conduttore tessuto da Martina in tutti questi anni è stato effettivamente un filo teso su cui camminare in equilibrio mettendo alla prova me stesso e i miei ideali, il mio modo di metterli in pratica ed a lei effettivamente devo una fetta corposa di quello che adesso è diventato il mio mondo, grazie ai suoi stimoli e alla sua irrefrenabile, caotica, umorale, determinata voglia di fare. Ma io sono legato ad Antitesi anche per un altro motivo, un motivo con cui vivo felicemente ogni giorno da quasi otto anni”.

MATTEO NESTI

“La storia di Antitesi è lunga e dentro la storia di Antitesi ci sono le storie delle persone ed una di queste sono anch’io...
Essendo una storia lunga racconta pezzi di vita di tante persone che in un modo o nell’altro, di passaggio o stanziale, hanno contribuito a creare ed inventare questo gran- de contenitore di emozioni, avvenimenti, arte e incontri che è Antitesi...

Posso dire io c’ero... C’ero quando tutto è cominciato nel ‘94... Con la leggerezza pesante di certi adolescenti che cercano e pensano di cambiare il mondo, o almeno il pezzo di mondo che abitano...
Poi più avanti con l’arrivo dell’arte... Del teatro e del circo, sempre a cercare di miglioralo questo mondo, con tutto quello che la magia di queste arti contribuisce a creare... Tantissimi bambini e ragazzi a cui far gridare il proprio nome tra una capriola e un giro di piatto cinese, continuando a dire che tutto può riuscire ed ognuno è sé stesso e noi faremo di tutto perché tu riesca ad affermarlo! Con un sorriso, un inchino con il naso più o meno rosso... Senza competizione, ma solo con la voglia di esprimersi e creare magia.

L’Antitesi è una somma di bambini, ragazzi e adulti, che in questi 22 anni è cresciuta, si è formata, è cambiata ed invecchiata, L’Antitesi è cosa viva... Che andrà avanti perché ci sarà sempre bisogno di persone che con amore e creatività mettono in luce il bello che c’è nel condividere e nel creare insieme”.

DARIA PALOTTI

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